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Le mani sul tornio: la storia del fondatore di Biesse raccontata nel libro “Sembrava Impossibile”.

Una sfida da vincere e un sogno da realizzare, partendo da zero in un Paese che viveva la storia del miracolo italiano degli anni ‘60, tra genialità e vocazione. “Sembrava impossibile – Da 0 a 100, Storie di imprenditori di successo”, edito da Wise Society, presenta la storia di Giancarlo Selci contenuta nel libro. 

“È il 18 aprile 1960. «Avevo 24 anni, un’officina appena aperta e una scommessa da vincere». Gli occhi di Giancarlo Selci scrutano quel passato lontano, quasi a restituire sensazioni perdute. «All’improvviso dalla clinica arrivò una chiamata: era nato mio figlio Roberto. Dovevo correre in ospedale, subito. Il telefono squillò di nuovo. Era la Sima di Jesi e volevano inviarmi la campionatura dei pezzi di una motozappa da lanciare sul mercato»”. Una data che avrebbe segnato per sempre una tappa importante nella sua vita: inizia così la storia di Giancarlo Selci, protagonista di una delle ventitré storie raccontate nel libro “Sembrava Impossibile”, scritto da Stefano Zurlo, Manila Alfano, Giorgio Gandola, edito dalla casa editrice Wise Society e nato da un’idea di Nicoletta Poli Poggiaroni.

Il libro, tra aneddoti, approfondimenti e retroscena, racconta l’imprenditoria italiana attraverso le storie di 23 uomini italiani vincenti, che, partendo da zero, sono arrivati al successo e hanno rilanciato l’economia italiana. Le loro storie imprenditoriali sono l’esempio dell’eccellenza e di un orgoglio italiano che li contraddistingue: attraverso la loro vita indicano la vita ai giovani, spiegando loro «che si può arrivare primi anche partendo per ultimi». Tutto “sembrava impossibile”, come indicato dal titolo del libro presentato recentemente al Mudec di Milano e già in ristampa, perché sembrava impossibile che gli uomini raccontati nel libro potessero dominare e affrontare il loro destino, vincendo le sfide della vita con coraggio e originalità.

«L’azienda diventa sempre più importante e le specializzazioni si aprono a ventaglio: non solo le macchine per il legno, ma anche per la lavorazione del vetro e della pietra. Nell’ 89 Biesse varca la frontiera, comincia ad espandersi all’estero, dopo un paio di traslochi trova la sua attuale sede alla periferia di Pesaro, si trasforma in una multinazionale e nel 2001 si quota in Borsa.
Qui si studiano soluzioni ad hoc per mezzo mondo», continua così la storia di Biesse e di Giancarlo Selci, raccontata dal giornalista Stefano Zurlo: una realtà internazionale che quest’anno celebra il cinquantesimo anniversario. «Oggi Giancarlo continua a catturare il futuro e a metterlo sulla carta, mentre il gruppo è nelle mani del figlio Roberto, l’Amministratore Delegato di Biesse», conclude il giornalista.

Il libro è edito da Wise Society, una piattaforma multimediale internazionale che raccoglie progetti virtuosi, best practice di aziende, testimonianze di imprenditori, ricercatori, professori, medici, creativi impegnati nel promuovere nuovi stili di vita e un nuovo modo di fare impresa più attento al benessere dell’individuo e all’ambiente.

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