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Design and Digital Manufacturing, una coinvolgente chiacchierata tra creatività, innovazione e tecnologia

L’evento Fuorisalone “Design and Digital Manufacturing” (Milano, venerdì 17 aprile, Chiostro San Maurizio) ha attirato l’attenzione di un pubblico internazionale ed eterogeneo riscuotendo interesse da parte di piccole e grandi imprese, architetti e designer, studenti, giornalisti, passanti.

Una serata in cui è emersa la creatività nelle sue innumerevoli sfaccettature, intesa come la capacità di produrre senza limiti grazie all’innovazione tecnologica, di creare nuovi oggetti di design grazie al desiderio di giocare e sperimentare una nuova progettualità, di trovare nuove collaborazioni in ambito formativo per crescere i talenti del domani.
Nello scenario di Milano Design Week, Biesse, FIAM Italia ed Enaip hanno organizzato una tavola rotonda che ha coinvolto esempi eccellenti di creatività, tecnologia, artigianalità e formazione.

Daniel Libeskind, figura illustre dell’architettura a livello internazionale, ha aperto la tavola rotonda sottolineando come la tecnologia possa mettersi a servizio della creatività, diventando un elemento imprescindibile per creare senza limiti e produrre in larga scala qualsiasi oggetto sia frutto dalla creatività del designer. 
Vittorio Livi (Presidente di FIAM Italia), “un mastro vetraio illuminato” ha raccontato con orgoglio la sua storia alla platea e di come sia riuscito a coniugare l’artigianalità del mastro vetraio ai processi industriali. La visione di un sogno, l’arte del saper fare acquisita con anni di “gavetta”, come ama sottolineare lui, cioè essere partito dal niente, affiancato da un valido insegnante che ha gettato le basi nella formazione di colui che un domani avrebbe creato per primo nel mondo oggetti di arredo in vetro curvato. 
Giancarlo Selci (Fondatore di Biesse) ha affermato che le tecnologie e i software prodotti dal gruppo sono a servizio di chi nel mondo lavora il vetro e il legno, semplificano il lavoro dell’operatore, rendendo le macchine a controllo numerico accessibili anche ad un pubblico non specializzato, permettendo di produrre di più in minor tempo. 
Paolo Molteni (Cantù Made Italia), che ha progettato e realizzato la cucina scultura K14 esposta all’interno del chiostro, ha parlato di artigianalità nell’ambito dell’arredo in legno, enfatizzando il concetto di “replicabilità” dell’opera di design. 
Valentina Aprea (Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro per la regione Lombardia) e Paola Vacchina (Presidente di Enaip e di FORMA, associazione nazionale enti di formazione professionale), hanno evidenziato nei loro interventi l’importanza della formazione professionale volta ad offrire servizi qualificati per la formazione dei giovani ed il loro inserimento lavorativo, per la formazione degli adulti, per il supporto alle persone in difficoltà occupazionale, per la formazione volta allo sviluppo delle organizzazioni e delle imprese.

In chiusura di una tavola rotonda animata da storie e prospettive future su design e tecnologia, Raphael Prati, facendo riferimento alle testimonianze raccolte, sottolinea il valore della sinergia tra mondi che sono solo apparentemente lontani. La rete tra design, artigianalità, tecnologia e formazione può generare un circolo virtuoso che esalta la creatività ed offre concrete opportunità di crescita ai giovani e alle imprese capaci di cogliere i vantaggi nell’era del digital manufacturing.

In seguito all’incontro, 50 giovani aspiranti cuochi di Enaip hanno mostrato la qualità della formazione professionale mettendo in scena un aperitivo-cena che ha interpretato i prodotti della tradizione territoriale, attraverso corner con degustazione e la presentazione di un menu legato ai cluster di Expo 2015.

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